ASd Bridge Bologna

Archivio articoli

In memoria di Angelo Saccaro

Diamo la triste notizia della scomparsa del caro amico Angelo Saccaro.

  

Tutto il Circolo si unisce al cordoglio di familiari e amici.

 

Di seguito un pensiero dell'amico Cesare Tamburrini:

"Oggi è arrivata, inaspettata e terribile, la notizia della morte di Angelo Saccaro.

Angelo, nel 1960 all'età di diciotto anni frequenta un corso tenuto da Cesare Bresciani, fresco vincitore del titolo europeo. Quel corso non venne  mai portato a termine perchè Bresciani considerò inadeguati i partecipanti. Questo fatto non scoraggiò il giovane Angelo che continuò da autodidatta e fece del bridge la grande passione della sua vita.

Grande appassionato e giocatore estroso ed imprevedibile ha formato per molti anni insieme al suo grande amico Gippi Strazzari, prematuramente scomparso, la coppia che Sergio Zucchelli aveva sopannominato "i marsigliesi", infatti Sergio chiamava Angelo "Saccarò" alla francese. Angelo è stato consigliere della nostra associazione per diversi anni durante la presidenza di Alfredo Goldstaub, ricoprendo diversi incarichi e dedicando grande impegno alla gestione del bridge bolognese. Tra le altre cose si deve a lui il trasferimento del circolo da via San Vitale al bellissimo palazzo Malvezzi  in via Zamboni.

Nel 2015 ha pubblicato un bellissimo libro "Bridge amore mio" che contiene splendide ed inedite immagini della vita del nostro circolo dagli anni '60 ai giorni nostri, corredate da tanti articoli scritti dai nostri soci. Credo che ogni socio dovrebbe averne una copia ormai preziosa e, forse, introvabile.

Sono certo che, insieme ai grandi del bridge bolognese, che sarebbe troppo lungo elencare, stia organizzando un bellissimo duplicato...lassù.

Ciao Angelo, grazie per gli oltre sessant'anni di amicizia e di passione per il nostro gioco."

 

E del figlio Filippo:

"Dopo 4 anni e mezzo, la Signora si è ripresentata. Certo, non si può dire che, questa volta, non si sia quantomeno annunciata in anticipo, ma non si è mai pronti quando la si incontra a tu per tu.

Nel 1989, Sting perde, in un brevissimo lasso di tempo, entrambi i genitori. L'album successivo, uscito ad inizio 1991, è, sostanzialmente, un tributo ad entrambi, in particolar modo al padre, col quale ha sempre avuto un rapporto turbolento.
In particolare, "Why should I cry for you?" è una lunga introspezione sul senso interiore lasciato dalla perdita del genitore: dapprima, pieno di silenziose riflessioni sulle immagini e sui suoni nautici, ma alla fine tormentato e implorante sia dal mare (la famiglia di Sting è di Newcastle) che dai suoi ricordi. Più e più volte, Sting torna al termine "for all my days remaining", che sembra essere un cenno al senso di mortalità che lo perseguita sulla scia della morte di suo padre. Il suo sonno sull'acqua è infranto da visioni del passato: "Sometimes I see your face/Stars seem to lose their place".
Nei momenti finali, la barriera che l'acqua ha fornito per proteggere il narratore dall'affrontare i suoi problemi a testa alta viene sradicata. A lui non resta che porre le domande assillanti che non hanno risposte facili: "Why should I cry for you?/Why would you want me to?/And what would it mean to say/I loved you in my fashion? (la cui traduzione corretta, si badi, è: "Perché dovrei piangere per te?/ Perché vorresti che lo facessi? E cosa significherebbe dire/ti ho amato alla mia maniera?)" che, personalmente, trovo essere la chiave dell'intera canzone. È irrilevante che il padre possa o non possa rispondere: Sting suggerisce che la guarigione inizia semplicemente affrontando le domande.
Da quando ne ho compreso pienamente il senso, ho sempre pensato che fosse la canzone giusta per salutarti.

Ciao papà, fai buon viaggio. Hai un sacco di persone da salutare da parte nostra."

 

GM Medica Ambulatori Odontoiatrici
FULLOFFICE s.r.l.
Vergnana equipment
Kratos Italia
Logo Landi
Logo Lombardi

Questo sito utilizza cookie, anche di terze parti, per migliorare la tua esperienza e offrire servizi in linea con le tue preferenze. Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina o cliccando qualunque suo elemento acconsenti all’uso dei cookie. Se vuoi saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie vai alla sezione "Cookie Policy"